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Una presenza poco gradita nelle vicinanze di qualsiasi fattoria è quella della Volpe. Ne fanno le spese non solo le galline e altri piccoli animali da cortile, ma a volte anche qualche piccolo agnello appena nato. In particolare queste scorribande nelle fattorie sono più frequenti nella tarda primavera e all'inizio dell'estate, quando le volpi hanno i piccoli da sfamare. Ma questo carnivoro è straordinariamente adattabile dal punto di vista alimentare: si ciba anche di carogne o ,quando non trova di meglio, di frutta e di bacche. In caso abbia un surplus di cibo lo seppellisce per riutilizzarlo successivamente.(Bibliografia [7])
Dieci/quindici anni fa la Lepre era comunissima abitatrice dei boschi cedui della zona e durante la notte, o le sere piovose all'imbrunire, se ne vedevano spesso diversi esemplari al pascolo nei prati coltivati a foraggi. Oggi è più difficile scorgerla e si tratta sempre di soggetti isolati. Probabilmente questo apparente declino della specie deriva da un cambiamento nell'agricoltura della zona - molto meno allevamenti di bestiame, molte più colture specializzate - e da una intensa attività venatoria.
Si trova in generale nei campi coltivati, dove ricerca le erbe tenere seminate come foraggio per il bestiame (specialmente i medicai), ma non disdegna rifugiarsi nei boschi e nelle macchie, specialmente quando è braccata dai cani da seguito.
Un mammifero che di recente ha invece aumentato la sua presenza in zona è il Capriolo (foto a sinistra) : più frequenti sono gli avvistamenti notturni sulle strade e in qualche caso sono stati osservati soggetti al pascolo di giorno nei campi coltivati. Non di rado si trattava di coppie. Sembra che una delle ragioni dell'aumentata presenza di questa specie stia nello spopolamento delle zone rurali più interne del Senese e del Grossetano, con il conseguente crearsi di un habitat più favorevole e una diminuita pressione venatoria.(Bibliografia [5])
Il Capriolo è attivo prevalentemente di notte: trascorre il giorno nel folto della vegetazione del bosco ed emerge in genere al crepuscolo per alimentarsi nelle vicine radure o nei terreni aperti. Oltre che di erbe si ciba di arbusti, di rovi e di fogliame di caducifoglie.
La fama di razziatore di pollai che circonda la Faina ( ricordate Pinocchio e il cane Melampo ? ) è assolutamente ben meritata. Questo mustelide delle dimensioni di un gatto - ma di forma più fine e allungata - è un formidabile predatore: se trova anche un piccolo pertugio per entrare, si introduce senza esitazione in pollai e piccionaie facendo strage dei legittimi inquilini. Quasi sempre uccide molto di più di quanto non riesca a divorare - in genere parte di un pollastro o al massimo un piccione - così che il malcapitato proprietario quando scopre che il suo pollaio è stato razziato, si trova di fronte uno scenario di morte impressionante.
La Faina vive nel bosco e solo raramente è visibile: ad esempio quando al crepuscolo attraversa i sentieri sterrati che tagliano la macchia. Della sua dieta fanno parte, oltre agli uccelli anche toporagni, ratti e in alcune stagioni qualche bacca o frutto. (Bibliografia [10])
Nelle zone costiere o nell'entroterra collinare a sud di Grosseto lo Scoiattolo non è affatto comune. E' piuttosto raro incontrarlo nei nostri boschi, poichè in genere predilige le conifere. Si nutre dei semi delle piante, specie quelli di conifere, ma anche le faggiole e le ghiande costituiscono una risorsa. E' di abitudini diurne: si muove soprattutto subito dopo l'alba e prima del tramonto.(Bibliografia [10]) Le rare segnalazioni in questa zona sono il ritrovamento (nel 1995) di un individuo morto sull'Argentario e l'avvistamento di un soggetto nei boschi sulle rive del Lago di Poggio Perotto nel 1997 e poi un altro avvistamento a fine Marzo 2004 sempre nel Lago di Perotto. In quest'ultimo caso si trattava di un soggetto in fase scura.